Lei è Giulia, romana DOC ed argento vivo da vendere. Lui è Thomas, emiliano con stampato un dolce sorriso sulle labbra. Insieme sono Travel Jam, viaggiatori low cost, pronti a girare il mondo a colpi di trekking. Si sono conosciuti all’università nel 2018 ed hanno cambiato il loro modo di vedere la vita al ritorno da esperienze all’estero.
A 23 anni Giulia decide di cambiare mondo e trasferirsi un anno in Australia, dove esplode il suo amore per la vita all’aperto e le lunghe camminate. L’anno successivo finirà al Campo Base dell’Everest.
Thomas durante l’università si trasferisce a Buenos Aires, da dove proseguirà il suo viaggio in Sud America. Qui la natura, il calore e l’animo selvaggio delle Ande fanno nascere in Tommy la passione per le avventure in luoghi remoti.
Conosciamoli meglio in questa sincera intervista, in cui Travel Jam si mette a nudo e rivela la parte autentica che caratterizza i camminatori lenti.
Tra Canarie, cammini in Italia, un viaggio oltreoceano con biglietto aereo di sola andata e tanti sogni nel cassetto, lasciatevi trasportare tra le riflessioni di persone vere.

1.Partiamo dal principio: raccontatemi come vi chiamate, chi eravate nella vita precedente e chi siete diventati nel giro di un anno!
Siamo Thomas e Giulia e da Revisori contabili siamo diventati Viaggiatori rigorosamente a “Colpi di Trekking”. Facciamo documentari di viaggio sul nostro canale Youtube , creiamo viaggi su misura alle Canarie e abbiamo tanti altri progetti in mente che riguardano il trekking e il viaggio.
Per tre anni abbiamo lavorato in aziende multinazionali tra Milano e Roma e da Febbraio 2021 abbiamo deciso che non faceva più per noi perché non eravamo felici.
Abbiamo deciso di cambiare e di agire per uscire da una situazione che non ci piaceva e ora siamo in Viaggio.
2. Perché il nome Travel Jam?
Quando vivevamo a Roma e Milano per lavoro eravamo sempre imbottigliati nel traffico. C’è una parola in inglese che rappresenta bene la sensazione di stare imbottigliati nel traffico, in fila per ore e questa parola è Traffic Jam.
Noi l’abbiamo trasformata in Travel Jam perché rappresenta l’unico ingorgo in cui vogliamo trovarci d’ora in poi.. quello dei viaggi 😊
3.Il vostro sito web (bellissimo) ha un nome particolare: Appearaway. Mi raccontate il perché della scelta di questo nome?
Anche questa scelta è nata da una sensazione che provavamo nel nostro vecchio lavoro d’ufficio. Usavamo una Chat aziendale, che altro non è che un sistema di messaggistica tipo whatsapp ma interno all’azienda. In queste chat potevi scegliere il tuo “status”; offline, available (disponibile), Busy (in riunione) e away (non al computer).
All’epoca la cosa più bella era quando ti “mettevi away” così nessuno ti poteva disturbare per qualche minuto perché andavi in pausa.
Noi volevamo rappresentare la sensazione di leggerezza di quando si stacca da un lavoro che non si ama e si raggiunge quel momento di “away” per questo abbiamo scelto come motto del blog: “cambia status.. appear away” come metafora per la ricerca di una leggerezza e libertà da impegni che non ami.
4.Siete appassionati di diverse discipline outdoor oltre al trekking?
Ci piace molto fare vie Ferrate anche se al momento viaggiando per il mondo le abbiamo abbandonate. Abbiamo provato body rafting che ci è piaciuto molto e rifaremo sicuramente. Giulia è grandissima amante dello Sci.
In futuro vogliamo assolutamente lanciarci in sport come: Downhill (Tommy), Trail Running e Canyoning.
5.Dietro naturemindexplorer.com si celano valori di rispetto e di equilibrio nei confronti dell’ambiente, con la consapevolezza che semplici camminate tra i boschi siano sufficienti per rigenerare il corpo e la mente. Qual è il vostro rapporto con la natura?
Un rapporto intenso che grazie al trekking sta migliorando e crescendo sempre più. Non possiamo fare a meno di lanciarci per sentieri di tutti i tipi.
Viaggiando abbiamo imparato a rispettare la natura e cerchiamo di comunicare a tutti questa passione e soprattutto l’importanza di prendersi cura del nostro ambiente.
Anche mentre viaggiamo, ovunque noi siamo, dedichiamo alcuni trekking alla raccolta dei rifiuti e cerchiamo di fare contenuti che aiutino tutti (anche noi stessi) a diventare più ecologici.
6.Conoscete lo yoga? Lo avete mai praticato?
Conosciamo lo Yoga ma non lo pratichiamo. Saltuariamente facciamo meditazione e seguiamo, purtroppo a periodi alterni, la pratica dei 5 tibetani.
È una disciplina che dovremmo introdurre nella nostra vita per preservare il nostro fisico che si logora camminando per mesi.
7.Ora che ci siamo conosciuti meglio, torniamo indietro di qualche mese ed andiamo alle Canarie. Siete partiti in un periodo storico particolare ma siete riusciti ad esplorare un mondo nuovo, veramente in modo profondo ed intenso. Avete conosciuto luoghi meno usuali ed avete vissuto il territorio a pieno. Cosa vi ha lasciato questa esperienza?
È stata emozionante. Abbiamo scoperto una vita completamente diversa da quella delle città italiane. Isole e persone bellissime e momenti da vivere appieno.
Ce ne siamo innamorati totalmente e per questo stiamo scrivendo delle guide e organizziamo viaggi su misura per esplorare queste isole facendo trekking che, secondo noi, è il modo migliore per evitare le zone assaltate dal turismo di massa che cerchiamo di deviare perché va molto contro i nostri principi.
8.Abituati ai grandi trekking sulle Dolomiti ed Alpi in generale, com’è cambiato il vostro rapporto con la natura e la montagna in generale durante quei sei mesi?
Al contrario di quel che si crede le Canarie sono isole adattissime al trekking e si raggiungono altitudini veramente elevate.
Il Teide è alto 3.717 m ed è il vulcano più alto d’Europa, La Palma raggiunge i 2.424 m di altezza e a Gran Canaria si sfiorano i 2000 m. Sono isole adattissime al trekking quindi ci siamo trovati come a casa con il vantaggio di poter fare il bagno a fine escursione. È questa è una figata pazzesca!
La montagna quindi c’è, anche se è diversa rispetto alle Dolomiti. È più facile e accessibile a tutti ed è stato bello non doversi portare dietro indumenti pesanti e attrezzatura da neve.
Il rapporto con la natura, quindi non è cambiato anzi è migliorato, perché ci ha fatto capire che non serve sempre arrivare in vetta ma l’importante è godersi il paesaggio mentre si cammina.
9.Da buona genovese che vive da anni con questo dubbio amletico ed a seguito del vostro viaggio alle Canarie, alla fine preferite il mare o monti?
Assolutamente la Montagna.
Anche se il massimo della goduria lo si ha quando si può andare a 3000 m e fare il bagno allo stesso giorno. E per questo le Canarie sono fantastiche.
10. Di quei sei mesi avete filmato molto, creato VLOG, tanti contenuti per i vostri social (incluso il canale youtube) con anche consigli utili come vivere low cost. Come vi siete preparati per affrontare questo periodo? (Intendo sia attrezzatura tecnologica che informazioni su dove pernottare).
Si noi siamo partiti con l’intenzione di fare DocuVlog come li chiamiamo noi. Si tratta di documentari sul paese o su esperienze di viaggio particolari (Es. Dormire in una grotta), con noi come protagonisti.
È un tipo di documentario che nasce “al buio”. Cosa vuol dire? Che mentre esploravamo le isole imparavamo la storia, la natura quindi era tutto “live”.
Per fare ciò noi ci siamo attrezzati con drone, Gopro e iphone per gestire le varie dinamiche delle riprese.
Ovviamente viaggiare creando contenuti video e fotografici non è semplice, perché devi trovare alloggi con Wi-Fi, fermarti più spesso per poter “lavorare” il materiale etc.
Noi quindi passiamo 1 settimana viaggiando ed 1 settimana più stabili in un posto per poter riposare e lavorare. Per trovare alloggi usiamo Booking, Airbnb e Hostelwords, che sono le piattaforme migliori secondo noi e sfruttavamo il passaparola conoscendo gente mentre viaggiavamo.
11.Durante i sei mesi avete provato anche il workaway: di cosa si tratta?
Si tratta di una piattaforma di scambi culturali. Permette l’incontro tra Volontari e Associazioni, privati, ostelli, aziende agricole etc.
Fare workaway è un’esperienza fantastica perché ti permette di vivere a contatto con i locali, letteralmente dentro casa loro, in cambio di qualche ora di lavoro giornaliera (di solito 20 ore a settimana).
Il Funzionamento è semplice: l’host, cioè chi ti ospita, ti offre alloggio e vitto (a volte parziale) gratuito in cambio del tuo aiuto.
Tu devi solo iscriverti, pagare la tassa annuale che varia da piattaforma (dai 0 a 45€ annuali dipende dal sito) e una volta pagato puoi cercare e contattare gli host. Una volta d’accordo con l’host non ti resta che partire.
È giusto dire Workaway è la più grande e conosciuta di queste piattaforme ma ne esistono altre come Worldpackers, Wwoof, Helpx, Hippohelp etc.
Abbiamo fatto un video Youtube su queste piattaforme per vedere le varie differenze e lo si può vedere a questo link Travel Jam – YouTube
12.Tornati dalle Canarie, breve tappa urbana per poi ripartire alla volta del cammino materano. Cosa vi ha più lasciato questa esperienza? Eravate indecisi tra altri cammini?
È stata una bella avventura, ci siamo divertiti ed abbiamo visitato luoghi che non conoscevamo. Non eravamo indecisi su altri cammini perché volevamo andare al Sud e fare l’esperienza di raccogliere le olive. La Puglia era una meta perfetta.
In più abbiamo trovato il cammino quindi … è stato un incastro perfetto.
L’unico vero dubbio era se andare in Sardegna e “creare” un itinerario totalmente nostro ma per mancanza di tempo abbiamo scelto un percorso già pronto.
13. Io nel 2018 ho percorso cinque tappe della Via Francigena e posso dire che mi abbia svoltato la vita. Voi siete tornati con un nuovo spirito da questo viaggio? Vi sentite migliori?
Da quando abbiamo preso il coraggio in mano e ci siamo lanciati in questa avventura che si chiama Travel Jam ci sentiamo bene, siamo contenti, carichi e positivi. Da quando siamo partiti abbiamo un nuovo spirito.
In realtà più che nuovo è tornato lo spirito di un tempo, quella voglia di vivere al meglio ogni singolo minuto.
Il cammino materano è stata una bella esperienza che vale la pena affrontare. Fare cammini o trekking secondo noi è la maniera migliore di viaggiare, quindi lo consigliamo.
14.Ma ora veniamo al futuro! So che state per partire per un lungo viaggio con un biglietto di sola andata! Senza svelare dove andrete, ci potete dare qualche idea di cosa vi aspettate da questa bellissima esperienza?
Esatto, la Tappa Italia è stata breve e intensa ma vogliamo scoprire cosa c’è là fuori.
Ci aspettiamo grandi paesaggi e trekking bellissimi di tutti i tipi, dalle giungle ai vulcani di 5000 m, tra deserti e foreste equatoriali.
Ci aspettano quindi sicuramente tantissimi km da percorrere. Per il resto ci organizziamo un mese per volta e andando piano piano per goderci il viaggio.
15. Come vi siete preparati a questo lunghissimo viaggio?
Cerchiamo sempre di organizzarci una tappa alla volta con due mesi o 1 mese e mezzo d’anticipo.
Abbiamo deciso che paesi vorremmo fare e cosa vogliamo fare in ogni paese (trekking ovviamente eheh) e in base a questo raccogliamo informazioni su come spostarci.
Lato abbigliamento abbiamo, grazie al contributo del nostro sponsor RR Trek, creato uno zaino da viaggiatore trekker con prodotti di alta qualità che ci accompagneranno in tutto il viaggio e ci permetteranno di affrontare i climi più diversi.
Ci siamo dedicati molto a questo aspetto e meno all’aspetto di “che cosa fare e vedere” perché abbiamo imparato che solo una volta sul posto si riesce a fare la scelta migliore. Ovviamente abbiamo un itinerario generale e dalla nostra abbiamo il fatto che non abbiamo un biglietto di ritorno che ci vincola.
16. Come vi piacerebbe vedervi tra dieci anni? Più documentaristi oppure accompagnatori di viaggi e trekking?
Bellissima domanda! Ci piacerebbe entrambi, sarebbe quindi la realizzazione ideale.
Essere coordinatori e accompagnatori di viaggio è qualcosa che vorremmo fare ma non vogliamo che diventi la nostra occupazione principale perché è importante essere sempre al massimo e in forze per offrire un viaggio indimenticabile a chi viene con te.
Ci teniamo molto a questo aspetto. Vogliamo che chi venga con noi viva un’esperienza divertente, bella e insolita. Per vivere così intensamente le cose, bisogna che i capogruppo siano come “Viaggiatori al primo viaggio della loro vita”, entusiasti e pieni d’energia e voglia di scoperta.
Se si fanno troppi viaggi questa energia non è facile averla e quindi il risultato non sarebbe eccellente come vorremmo.
17.Quali sono i vostri sogni?
Il nostro sogno lo stiamo vivendo. Vogliamo vivere girando il mondo, portando la gente a fare viaggi avventura contro il cambio climatico, fare documentari e migliorare sempre di più come persone.
L’obiettivo pratico è quello di avere una nostra agenzia che si occupi di tutti questi aspetti e di vivere quindi come Nomadi Digitali a Colpi di Trekking.
Tornando quindi a noi, cari lettori di Nature Mind Explorer, non mi resta che augurare a Travel Jam un grande in bocca al lupo e ringraziarli per aver preso parte a questa intervista. Ed anche di ricordare a voi di vivere sempre la natura nella sua semplicità, meravigliandovi soprattutto per le piccole cose.
Gli autori dell’Articolo
Travel Jam è il progetto di Viaggio a Tempo Indeterminato di Thomas e Giulia. Viaggiamo all’avventura in maniera Lenta e Sostenibile. Se sei alla ricerca di Ispirazioni o di Consigli per Viaggiare Low Cost Leggi il nostro Blog Appear Away (Main Home – Appearway (appearaway.it)). Pensato per Viaggiatori Avventurosi come Te.