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Le trincee delle Cinque Torri

Cinque Torri - Trincee

Uno dei giri più affascinanti delle Dolomiti d’Ampezzo è la camminata tra le trincee sotto le Cinque Torri, non lontano dal Passo Falzerago. Questo luogo, denso di storia, in bilico tra passato e presente, è un continuo rimando alla Grande Guerra, combattuta tra il 1914 ed il 1918.

Passato e presente

Rinfreschiamo la memoria per un attimo: il conflitto ha visto contrapporsi due blocchi di potenze. Da una parte gli Imperi centrali (Germania, Austria-Ungheria, Impero ottomano e Bulgaria) dall’altra le potenze Alleate (Francia, Gran Bretagna, Impero russo e Italia).

Le Dolomiti Ampezzane, così come altri luoghi vicini, hanno conosciuto e vissuto da vicino questi attimi di sciagurato massacro dell’umanità.

Le Cinque Torri sono un piccolo complesso montuoso, facente parte del gruppo del Nuvolau, all’interno delle Dolomiti Ampezzane, nel quale si consumarono violenti scontri tra l’esercito italiano e quello austro-ungarico durante la prima guerra mondiale. 

Grazie al restauro delle postazioni italiane e delle trincee è oggi visitabile il percorso dell’ecomuseo della Grande Guerra delle Dolomiti.

Cinque Torri

Questo Museo all’aperto della Grande Guerra fa parte del più esteso museo della Prima Guerra Mondiale, realizzato all’interno della zona Lagazuoi-Cinque Torri. Qui si trovano i musei all’aperto del Lagazuoi, delle Cinque Torri, del Sasso di Stria e il museo del Forte Tre Sassi.

Come arrivare

Ci sono diversi percorsi possibili, sia in auto che a piedi, considerando i due punti di partenza:

  • Rifugio Bai de Dones: raggiungibile in circa 15/20 minuti da Cortina in bus o direttamente in auto (lasciando la macchina nel parcheggio gratuito).
  • Rifugio Cinque Torri: situato esattamente ai piedi del versante Sud delle 5 Torri e raggiungibile sia in auto, percorrendo la strada forestale, che a piedi.

Dal Rifugio Bai de Dones parte anche un impianto di risalita che in 7 minuti conduce al Rifugio Scoiattoli, proprio di fronte alle Cinque Torri.

In alternativa, come abbiamo fatto noi, per chi ha voglia di camminare, può percorrere il sentiero 425 che collega i due rifugi. Si raggiunge dunque il Rifugio Scoiattoli in 40 minuti, e, partendo da qui, per il sentiero delle Trincee.

Sentiero delle Trincee

Abbiamo percorso il sentiero in senso orario, iniziando la nostra visita al Museo all’aperto della Grande Guerra. E’ possibile respirare l’aria del passato e rivivere la storia dei soldati italiani impegnati a combattere contro il fronte austriaco.

Pannelli e cartelloni espositivi narrano precisamente quello che è accaduto qui.

Il percorso si articola attraverso trincee in pietra, fedelmente ricostruite grazie ai documenti storici. Ed ancora: camminamenti e sentieri che conducono a baracche, postazioni, magazzini, trincee in quota ed infine postazioni tra la roccia.

Camminare qui riporta ad una sensazione scomoda, di disagio, di gratitudine verso un mondo completamente diverso da quello mostrato. Improvvisamente ci si sente piccoli e confusi davanti alle possibili condizioni di vita vissute decine di anni fa.

Qua non solo era difficile sopravvivere per la rigidità del freddo invernale, ma anche all’arduo e duraturo combattimento di chi si trovava in trincea, costantemente sotto tiro del nemico.

Tra le varie ricostruzioni, possiamo immaginare attimi di vita vera, nel vano tentativo di mangiare una razione di cibo troppo scarsa, di camminare da una trincea all’altra, di venire curati in caso di attacco.

Palestra di roccia

In questo stato emotivo piuttosto turbolento ed agitato, ma pur sempre deciso nel vedere da vicino questo salto nella storia, ci ritroviamo al termine del percorso.

Una volta concluso questo tratto di museo, abbiamo proseguito lungo il Sentiero Giro delle Cinque Torri. Si passa al di sotto della palestra di roccia, dove non è difficile vedere in azione tantissimi climbers.

Rifugio Cinque Torri

Tra fessure più o meno grandi, visuali a 360 gradi sulle Tofane e sulla vallata, la via si snoda rapida. E così, si scende fino al Rifugio 5 Torri, seguendo il sentiero arancione.

Una gustosa pausa pranzo a base di polenta e goulash è esattamente quello che serve per ristorarsi dalla giornata pregna di storia e di vita.

Quante emozioni regalano le Dolomiti ed in particolare questo tratto così caratteristico per i combattimenti della Grande Guerra.

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