Perchè all’interno di un sito che racconta la consapevolezza della natura e del benessere parlo di Escher? La risposta è semplice: in una giornata di pioggia autunnale, la prospettiva di non esplorare nuovi paesaggi è così malinconica che si cercano tutte le possibili alternative. Quella di andare a visitare una mostra d’arte è sicuramente una bellissima occasione per trascorrere una super giornata. Quando comprendi che l’autore è anche un grande conoscitore ed appassionato di paesaggi e natura, allora ti rendi conto che ne è davvero valsa la pena.
Vediamo quindi di ricapitolare:
- chi è Escher,
- le opere che puoi trovare all’interno della mostra,
- cosa mi ha colpito,
- informazioni utili per poterlo andare a vedere!
Allora…pronti? Partiamo 🙂
1. Chi è Escher?
Maurits Cornelis Escher è stato un famoso incisore e grafico olandese. Il suo nome è per sempre legato alle sue incisioni su legno, litografie e mezzetinte che tendono a presentare costruzioni impossibili, esplorazioni dell’infinito, tassellature del piano e dello spazio e motivi a geometrie interconnesse che cambiano gradualmente in forme via via differenti.
Le sue opere sono molto amate dagli scienziati, logici, matematici e fisici che apprezzano il suo uso razionale di poliedri, distorsioni geometriche ed interpretazioni originali di concetti appartenenti alla scienza, per ottenere effetti paradossali. Fin dagli esordi egli dedicò la sua produzione artistica alla paesaggistica: sono molte, infatti, le lastre grafiche che riproducono i tratti dei paesaggi italiani e delle zone costiere del Mediterraneo. Un’attenzione particolare viene espressamente riservata soprattutto ai borghi montani della Calabria e della Sicilia, dove i centri abitati si fondono armoniosamente con il paesaggio circostante.
Gli anni in cui Escher approfondiva la propria vena artistica, d’altra parte, furono segnati da un profondo risveglio di fermenti culturali, decollati grazie allo slancio fornito dalle scoperte di Heisenberg ed Einstein, dalle esperienze estetiche del Surrealismo e del Cubismo, dai teoremi di Gödel e dai lavori di Poincaré e Turing.
Si era dunque affermata una scienza che da una parte forniva all’uomo gli strumenti per conoscere dominando la Natura, e dall’altra veicolava anche profonde inquietudini e insicurezze, aprendo pericolosi sensi di vuoto.
2. Cosa troverai all’interno della mostra?
L’esibizione è organizzata in 8 diverse sezioni per mostrare l’intero corso della sua ampia produzione: troverai più di 200 opere tra cui i lavori più rappresentativi come Mano con sfera riflettente, Vincolo d’unione, Metamorfosi II, Giorno e notte e la serie Emblemata.
Il pubblico ha la possibilità di entrare all’interno dell’universo escheriano attraverso sale immersive con anche laboratori pratici per comprendere appieno gli effetti ottici da lui studiati.
Vediamone alcune 🙂
Incisioni e natura
La xilografia, o silografia, è una tecnica d’incisione in rilievo in cui si asportano dalla parte superiore di una tavoletta di legno le parti non costituenti il disegno. Le matrici vengono inchiostrate e utilizzate per la realizzazione di più esemplari dello stesso soggetto (su carta e a volte su seta), mediante la stampa con il torchio.
Escher orientò in questa tecnica i suoi primi lavori, rivelando un’inaspettata passione per la xilografia, che egli arrivò a padroneggiare in poco tempo.
Borghi italiani
Durante gli esordi Escher votò la sua produzione artistica alla paesaggistica. Sono molte, infatti, le lastre grafiche escheriane che riproducono i tratti dei paesaggi italiani e delle zone costiere del Mediterraneo.
Capolavori di questa fase artistica escheriana sono infatti i disegni raffiguranti i monti antropomorfi di Pentedattilo e, soprattutto, la litografia Castrovalva, dove troviamo effigiate alcune case che si aggrappano a una stretta e precipitante cresta appenninica.
Metamorfosi
La Metamorfosi è un opera di notevole estensione che vede un inizio e una fine rincorrersi attraverso la continua sequenza di figure in continua evoluzione e trasformazione: ogni immagine si altera fino ad assumere le sembianze di quella che la segue, fino ad arrivare alla conclusione
Estensione dello spazio
Altra tematica fondamentale dell’arte escheriana è quella della compenetrazione tra due mondi differenti. In altre parole Escher spesso si diverte ad esplorare le possibilità della visione e a progettare composizioni che, nonostante i limiti fisici imposti dalle dimensioni del supporto, si dilatano ed evocano simultaneamente due mondi differenti.
Giochi di specchi per dilatare lo spazio

Escher e la matematica: effetti ottici con nastro di Möbius e relatività
Escher con le sue opere si è fatto cantore di un mondo governato da armonie di tipo geometrico e matematico.
Lo stesso Escher nella sua arte faceva ampio ricorso, consapevolmente o meno, a concetti matematici come le trasformazioni sul piano cartesiano, masticando anche qualcosa di geometria non euclidea: molte sue opere arrivano persino a preludere pionieristicamente a principi scientifici che dovevano risultare assolutamente ignoti all’artista, essendo germogliati definitivamente solo molti decenni più tardi.
Laboratorio pratico
Questo rigore matematico nell’arte di Escher trova espressione sia nelle tassellature regolari del piano che nelle varie rappresentazioni del nastro di Möbius e nell’amore che Escher tributava per i solidi platonici.
3. Cosa mi ha colpito?
L’esposizione è davvero ricca di opere famose e di laboratori pratici che permettono di entrare dentro il mondo escheriano.
Per quanto possa sembrare un semplice complemento aggiuntivo alla raccolta di capolavori, credo fortemente che questa scelta sia azzeccata e si è rivelata fondamentale per la comprensione dell’universo razionale.
Non solo adatti a bambini ma anche ad adulti: ho visto persone di ogni età giocare con gli effetti ottici, scattarsi foto e condividere sui social. E’ molto bello che il tempo si fermi, si dilati e, tutto sommato, si espanda attraverso questi giochi. La geometria e la razionalità diventano semplici e facilmente comprensibili.
Un concetto matematico come il nastro di Mobius viene raccontato e descritto con pannelli ma anche con semplici installazioni che svelano il “trucco”.
Quindi l’universo escheriano parte dalla sua freddezza razionale e conduce il visitatore al caldo ricordo di riproduzioni cinematografiche che hanno preso in prestito i vari stratagemmi. Ne riporto uno famoso: Una notte al museo vi dice qualcosa? 😉
4. Informazioni utili
Prima di concludere, riportiamo notizie utili per la tua visita!
La mostra è promossa ed organizzata da Palazzo Ducale di Genova presso l’appartamento del Doge (Piazza Giacomo Matteotti 9) dal 9 settembre 2021 al 20 febbraio 2022.
L’orario di apertura è:
- Lunedì dalle 14 alle 19
- Martedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica dalle 10 alle 19 (ultimo ingresso ore 18)
- Venerdì dalle 10 alle 21 (ultimo ingresso alle 20)
I biglietti si intendono con audioguida (o App sostitutiva inclusa e costi prevendita esclusi):
- Intero: 14€
- Ridotto: 12 €
- Giovani: 5 € (tutti i lunedì pomeriggio giovani fino a 27 anni compiuti)
- Bambini: 5€ (dai 6 ai 14 anni non compiuti)
- Gruppi: 12 € (massimo 15 persone con gratuità per accompagnatore)
- Scuole: 5 € (massimo 25 studenti)
NOTA: per tutte le informazioni su riduzioni e prezzi per gruppi andare su www.mostraescher.it
Mi hai fatto venire voglia di andarci di nuovo… ovviamente con te ❤️