
Rifugio Coldai – Sentiero Tivan
Grandiosa escursione con percorso panoramico sull’alta Val Zoldana alle falde del Monte Civetta.
Il sentiero si snoda tra prati e ghiaioni aggirando le pareti rocciose della Torre Coldai, la Torre d’Alleghe e la Torre di Valgrande.
Difficoltà | E con alcuni tratti EE (attrezzati e non) |
Dislivello (m) | 950 m |
Quota partenza | 1525 m |
Quota vetta | 2380 m |
Tempo A/R (ore) | 7.5 ore |
Sviluppo A/R (km) | 15 |
Segnavia | sentieri CAI 564, 557, 587 |
Il punto di partenza per questa escursione è il rifugio Coldai, dopo averlo raggiunto da Palafavera come nell’itinerario descritto qui. Se nell’altro caso si prosegue a destra verso il lago Coldai e poi rifugio Tissi, qui invece va preso il sentiero 557 a sinistra del rifugio. Tutto il percorso si snoda ai piedi del versante Est della Civetta. Dopo un semicerchio si sale ad un primo valico, lasciando a sinistra i Torrioni delle Ziolere, e ci dirigiamo verso Torre Coldai con un tratto scosceso di salita. Si oltrepassa a sinistra il Crodolon, il passaggio più ostico del giro: la salita è attrezzata con alcuni tratti di corda metallica ed include passaggi di primo grado.
Si attraversa quindi un vallone cosparso di grossi massi (Masarè) e ci si avvia a scavalcare lo Schinal del Bech, un’elevazione poco elegante che si stacca dalla parete della Civetta, tra la Torre Da Lago e il Pan di Zucchero. Anche questo passaggio è attrezzato, ma più breve del precedente, e dopo la diramazione a destra per l’attacco alla via ferrata degli Alleghesi il sentiero ci introduce in un vallone denominato Busa del Zuitòn. Un’altra salita con un’unica corda metallica di pochi metri, ma inserita in un’altra parete un po’ esposta e poi le propaggini della Crepa Bassa, dove si entra nel vasto anfiteatro che si stacca verso destra il raccordo per l’attacco alla via normale alla Civetta. Dopo un’ultima salita, il sentiero inizia a perdere quota più decisamente: ad un’ulteriore biforcazione si prende ancora a sinistra e, seguendo il segnavia 587, si scende ripidamente lungo la Valle Civetta. Il sentiero raggiunge il corso del torrente Maè e diventa una strada quasi pianeggiante, per entrare infine a Pecol Vecchia, dove ci si può ricollegare infine a Palafavera.