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Alpi di Lusia – Parco Paneveggio


Il Parco Naturale Paneveggio – Pale di San Martino è stato istituito nel 1967 e si estende su una superficie di quasi 200 kmq: le Pale di San Martino, la foresta di Paneveggio, parte della catena del Lagorai, una porzione della catena Lusia-Cima Bocche, sono aree che costituiscono Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e Zone di Protezione Speciale, all’interno della Rete Europea Natura 2000.


Difficoltà E
Dislivello (m) 500
Quota partenza 1766
Quota vetta 2418
Tempo A/R (ore) 5
Sviluppo A/R (km) 12
Segnavia sentiero n. 614, n.633

Da Moena si raggiunge la partenza della cabinovia Lusia, in località Ronchi. Utilizzando gli impianti sia con il primo che il secondo tronco, si sale a Le Cune a quota 2.200 m, da cui si gode di una magnifica vista sul Catinaccio, Latemar, Monzoni, Pale di San Martino e Lagorai. Seguendo la pista da sci, si scende lungo il sentiero n. 614, in direzione del Passo Lusia fino all’omonimo rifugio e da qui si imbocca il sentiero n. 633 che entra nel Parco Naturale di Paneveggio – Pale di San Martino. Si sale attraversando gradoni erbosi e rocciosi a margine della pista da sci Lasté, alternando facili tratti e delle pendenze più impegnative, fino alla stazione a monte dell’impianto di risalita e si svolta a destra su un piano, per giungere alle baite di Lasté a 2.339 m, sempre aperte come ripari in caso di maltempo. Si segue ora il tracciato di una mulattiera militare dal fondo a tratti selciato, che risale lungo la caratteristica banconata porfirica meridionale di Cima Lasté e, dopo alcune svolte, conduce a La Trincea a 2.428 m. Da questa postazione, dove sono ben evidenti i resti di fortificazioni risalenti al primo conflitto mondiale, si domina la solitaria conca dei Laghi di Lusia, sovrastati a sinistra dalla dorsale porfirica del Grònton. Il sentiero discende quindi verso il primo dei due specchi d’acqua, dove sorge il piccolo ed accogliente bivacco in pietra Sandro Redolf. Proseguendo, si aggira il piccolo lago e si prosegue sempre lungo il sentiero n. 633 che porta fino a Cima Bocche a 2.745 m. Salendo fra i pascoli a margine del ruscello Rif de Lujia, si raggiunge in 20 minuti il bellissimo secondo lago e poi, in altri 20 minuti la Sforcela de Boce da dove si possono ammirare, in direzione San Pellegrino, le catene montuose Valacia, Costabella e Cima Uomo. Si rientra seguendo il percorso inverso fino al punto di partenza.