
Via Francigena
La Via Francigena è parte di un insieme di percorsi, detti anche vie romee, che, dall’Europa occidentale ed in particolare dalla Francia, conducevano nel Sud Europa fino a Roma proseguendo poi verso la Puglia, dove vi erano i porti d’imbarco per la Terra Santa, meta di pellegrini e di crociati. Vorrei cominciare questo racconto dalla fine del viaggio, perché quando torni a casa dopo un cammino la tua vita improvvisamente diventa diversa e vedi ogni cosa sotto un’altra luce. Queste possono essere, in poche parole, le sensazioni che ho provato nell’Agosto 2018, quando sono tornata a casa dopo 5 giorni di Via Francigena: quasi 90 km, 5 località visitate, più di 1000 m di dislivello positivo totale, tanti nuovi amici trovati.
Difficoltà | E |
Dislivello (m) | 1281 |
Quota partenza | 34 |
Quota vetta | 519 |
Tempo | 5 giorni |
Sviluppo (km) | 90 |
Segnavia | Segnavia del pellegrino |
Giorno 1 – partenza: Il nostro itinerario comincia da Genova dove prendiamo il treno e, dopo un cambio intermedio, scendiamo a San Miniato. Ci ritroviamo subito nell’aperta campagna Toscana, perché la stazione è leggermente fuori paese. Il nostro primo obiettivo è quindi raggiungere Piazza del Popolo, per recuperare le credenziali del Pellegrino, ovvero il passaporto che certifica il cammino si vuole percorrere, inserendo timbri ad ogni tappa raggiunta. Ci avviamo quindi all’ostello del Pellegrino, dove fin da subito veniamo accolti da due ridenti signore che ci hanno preparato una deliziosa cena. In meno di 12 ore ho respirato già l’atmosfera da cammino: frugalità, semplicità e condivisione.
Giorno 2 – 28 km da San Miniato a Gambassi Terme: La sveglia del giorno successivo sarà molto presto, perché l’alba ci attende coi suoi colori rosati e ci presenta tutti i chilometri che abbiamo davanti. Passo dopo passo, percorriamo le campagne Toscane, tra sali e scendi anche impegnativi, soprattutto quando il caldo del sole ardente di Agosto comincia a fare capolino. Il nostro rifugio per la sera sarà l’ostello Sigerico di Gambassi, dove veniamo accolti in maniera molto calorosa e dove facciamo amicizia con altri pellegrini. Non c’è molto tempo per riposare: tra una cena e nuove amicizie, ci attende una nuova alba, ma questa volta la destinazione è davvero di tutto rispetto e sono felicissima di raggiungerla!
Giorno 3 – 15 km da Gambassi Terme a San Gimignano: San Gimignano, la tappa più corta dell’itinerario si presenta con le sue imponenti torri! È bellissimo entrare in città gustare un buonissimo tagliere di salumi toscani e nel frattempo re-incontrare nuovi amici, che in verità avevamo conosciuto solo il giorno prima. La gioia di un gelato tutti assieme e di una visita turistica in tutto il borgo medievale, ci accompagna fino al calar della sera, davanti a un piatto tipico del luogo: i pici al ragù di cinghiale.
Giorno 4 – 30 km da San Gimignano a Monteriggioni: Il giorno successivo ci attende una giornata molto intensa e lunga: saranno 30 km e supereremo Colle Val d’Elsa, fino a raggiungere un convento nelle vicinanze di Monteriggioni! Facciamo ulteriori nuove conoscenze e scopriamo nuovi cibi, come la ribollita Toscana, e tutto ciò avviene in una magica e surreale atmosfera: giorno dopo giorno il mondo reale sembra essere più lontano ed è solo questa la realtà che ci appartiene! È uno spazio di libertà, una smisurata sensazione di poter andare dove si vuole solo con le nostre gambe e col peso dello zaino sulle spalle! È strano come tutti i miei amici più procedono e più sono stanchi e provati dal cammino, mentre io mi accorgo che più avanzo e più recupero energie della terra e della natura! Sono felice, mi sento in pace con me stessa, riesco a trovare quello spirito e quelle sensazioni che sono difficili da provare in un contesto normale. La nostra piccola comunità, che abbiamo creato in pochi giorni, sembra conoscersi da sempre; condividere il tempo assieme non ha prezzo nei limiti, neppure quelli linguistici, visto che le nostre amicizie sono anche dei ragazzi tedeschi e polacchi!
Giorno 5 – 30 km da Monteriggioni a Siena: Un ultimo sforzo il giorno successivo si raggiunge Siena, ma non prima di essere passati da Monteriggioni: un bellissimo borgo medievale, citato addirittura da Dante nella Divina Commedia ma non è difficile capire perché, vedendo quanto siano belle le sue mura al sorgere del sole. Così, col cuore carico di emozioni per i giorni precedenti e con ancora negli occhi l’ennesima alba, abbiamo gli ultimi 30 km davanti a noi. Siena appare dopo una continua attesa con diversi segnali che sembrano essere fuorvianti come un gioco del destino: un primo omino segnava solo 2 km di lontananza, creando aspettative poi disilluse pochi chilometri dopo, quando infatti eravamo ancora in mezzo al bosco ma finalmente, ad un certo punto, Piazza del Campo appare maestosa con i suoi palazzi in mattoni Rossi!