
Percorso del Pellegrino – Grotta dei Falsari
Punto panoramico davvero strepitoso, la Grotta dei Falsari è una cavità naturale che sovrasta la distesa blu del mare: è una importante testimonianza dei vari passaggi geologici del nostro territorio dove la roccia è stata infatti scavata dall’azione dell’acqua. E’ anche un luogo leggendario perchè si dice che, nella Grotta dei Falsari, trovassero riparo i briganti, a cui deve il suo nome.
Difficoltà | E |
Dislivello (m) | 386 |
Quota partenza | 12 |
Quota vetta | 250 |
Tempo A/R (ore) | 4 |
Sviluppo A/R (km) | 10 |
Segnavia | due bande verde e azzurra |
Il sentiero parte da Strada Vecchia, in località Varigotti, e sale rapidamente verso Capo Noli, offrendo panorami mozzafiato per poi discendere verso la grotta dei falsari. Si lascia quindi la macchina sulla Strada Vecchia e si imbocca il Sentiero del Pellegrino, segnalato con le due bande verde e azzurra. Il sentiero, prevalentemente roccioso, sale rapidamente, e offre da subito diversi punti panoramici mozzafiato. Poco oltre l’incrocio, superato il tratto di muretto a secco franato, ci si imbatte in un variopinto muretto chiamato Mausoleo Cerisola, ispirato ad un conosciuto uomo di mare della zona, tornato a Varigotti negli anni 70’ dopo aver trascorso parte della sua vita in Australia, prima da prigioniero, durante la guerra, ed in seguito da lavoratore. Continuando a costeggiare le rupi tra Varigotti e Noli, si incontrano due magnifici punti panoramici, deviando dal sentiero, dai quali si può ammirare la falesia di Punta Crena, le colline circostanti ed il mare. Siamo in uno dei punti da dove si può godere la maggior vista di tutta la Riviera di Ponente: superate il bivio per le Manie, che si trova dal secondo tratto panoramico, tenendovi sulla destra, bisogna procedere poi lungo la discesa, dove, facendo un po’ di attenzione si incontra la deviazione per visitare la Grotta dei Briganti. Una volta giunti, la sensazione di essere entrati in una vera grotta preistorica è davvero meravigliosa: si narra infatti che la Grotta dei Briganti, fosse la sede dei traffici dei contrabbandieri che in tempi passati tenevano lì la propria merce a di qui, la nascita del nome. Risalendo sul sentiero principale, si giunge in poco meno di 45 minuti, a Noli, non prima di aver incrociato i resti della Chiesa di Santa Margherita e i resti, nascosti dal bosco, dell’Eremo costruito dal Capitano De Albertis, intellettuale e viaggiatore di fine ‘800, proprietario del Castello, in Genova. La strada del ritorno può avvenire a piedi lungo l’itinerario dell’andata oppure tramite bus in partenza da Noli.