
Finalborgo – Verezzi
Verezzi è un mix di cose. Passeggiate su sentieri naturalistici, storici e botanici attrezzati, segnalati e sempre mantenuti in ordine: Sentiero Natura, Sentiero Cultura, Sentiero delle “Stizze”, Sentiero Antichi Percorsi Rurali. Ma anche la possibilità di arrampicata sulle pareti della Cava di Rio Fine, Rocce dell’Orera e del Monte Caprazoppa. Infine, a Borgio, sono visitabili le Grotte ed è aperto tutto l’anno il Cinema-Teatro Vittorio Gassman. Il sistema viario delle borgate è costituito da mulattiere dette crêuze, costruite con pavimentazione in acciottolato e gradini in pietra, e delimitate da muri alti di confine. Lungo i caruggi e le crêuze che collegano le borgate si aprono a ogni passo suggestivi scorci di stretti passaggi, portoni antichi, lavatoi, edicole votive, angoli ricchi di storia e di bellezza che rimandano ad epoche passate: il tutto inserito nel contesto naturale aspro e gradevole dei terrazzamenti. L’aspetto che colpisce di più in Verezzi è però la vista sulla costa ligure che si può godere da ciascuna delle quattro borgate dove davvero sembra di stare sospesi tra cielo e mare.
Difficoltà | E |
Dislivello (m) | 265 |
Quota partenza | 14 |
Quota vetta | 270 |
Tempo A/R (ore) | 3.5 |
Sviluppo A/R (km) | 11 |
Segnavia | Rombo rosso vuoto (A), 3 pallini rossi (R) |
Il punto di partenza per questa escursione è la Piazza Porta Testa in Finalborgo; da qui, lasciandosi l’antica Porta del Borgo alle proprie spalle, si deve percorrere il ponte del fiume Pora e svoltare a sinistra. Fare attenzione per tutto il tratto di Strada Provinciale 490, che risulta molto trafficato e privo di marciapiede. Dopo 100 m si trova sulla destra l’inizio dell’itinerario quindi si deve attraversare la carreggiata. Da questo momento comincia la risalita della Caprazoppa, attraverso la vecchia Strada Napoleonica, seguendo dunque il segnavia rombo vuoto rosso. Percorrendo i primi 400 metri della Strada Napoleonica, si giunge alla Chiesetta Regina Pacis, dalla quale è possibile godere di un bel panoramae poi si prosegue per un lungo tratto, sino ad incontrare un vecchio cancello arrugginito della ormai dismessa cava. La salita continua fino a raggiungere un grande incrocio: verso Nord, si entra nell’altopiano fra il Monte Caprazoppa e la Rocca dell’Orera; verso Sud si ritrova la Cava. Scegliendo la prima opzione, si inizia quindi un tratto in falso piano, boscoso ed ombreggiato, che porta fino ad un grande campo. Poco prima di arrivare al prato, si può anche fare una breve deviazione sulla destra, per andare a vedere i resti dell’antica Cava di Pietra di Verezzi ma poi si arriva infine in vista della chiesa di San Martino di Verezzi. È possibile fare una breve deviazione proseguendo tra le due chiese, dove troverete un sentiero in salita portante al Mulino Fenicio a pala interna e poi, proseguendo per altri 30 m circa, si arriva all’antica Croce in Pietra di Verezzi. Dalla chiesa è possibile raggiungere il paese, passando da Borgata Crosa e giungendo in Borgata Piazza, dove si può godere di una bellissima vista dalla famosa Piazza di Sant’Agostino, ospitante il rinomato festival teatrale nel periodo estivo. Per il sentiero del ritorno, bisogna invece seguire il segnavia tre pallini rossi, che è segnalato e ben percorribile. Si torna dunque alla chiesa di San Martina e la si lascia alle spalle, per tornare in direzione del grande campo. Questa volta bisognerà proseguire diritto, lasciandoselo alla propria destra, cominciando il percorso che condurrà alla partenza: un lungo tratto ombreggiato dapprima in falso piano e successivamente esclusivamente in discesa. Questo sentiero, noto come strada dell’Orera (Orera = Aurora), risultava essere l’antica via utilizzata dai verezzini per andare a Finalborgo. Una volta percorso il tratto in falso piano, si incontra la bacheca della Madonna Addolorata. Seguendo il segnavia dei tre pallini, il percorso termina ricongiungendosi all’inizio della salita della Caprazoppa e della strada napoleonica.