
Ferrata degli Artisti
La ferrata degli artisti è la prima ferrata realizzata in provincia di Savona e si tratta di un percorso attrezzato di medio-alta difficoltà, che si sviluppa sulla parete rocciosa dei Balzi Rossi, una struttura orografica affacciata sulla val Maremola e caratterizzata da una roccia di colore rossastro che dà il nome alla parete.
Di seguito, una traccia del percorso ma per indicazioni più approfondite, rimando al sito ferrate365 dove trovi l’itinerario a questo link.
Difficoltà | EE, EEA |
Dislivello (m) | 700 |
Quota partenza | 609 |
Quota vetta | 1309 |
Tempo A/R (ore) | 45 minuti per avvicinamento, 3 ore di ferrata e 2 ore di discesa |
Sviluppo A/R (km) | 8 |
Segnavia | Bolli rossi |
Il punto di partenza per questo itinerario è la località di Magliolo, nel Finalese Ligure, dove serve lasciare la macchina nei pressi di Isallo: da qui, si parte a piedi per l’avvicinamento alla parete dove si avvia la ferrata; il tempo necessario per questo percorso sarà di 45 minuti, in un ambiente boschivo piuttosto pianeggiante ed agevole. Si comincia quindi con una bella parete di color rosso, verticale, a tratti strapiombante, resa praticabile grazie alla quantità di staffe. Superata la parete, si traversa a destra in esposizione per aggirare un primo spigolo e giungere ad un tratto di rocce più facili: si continua a seguire il sentiero, raggiungendo così un forcellino alla base di un torrione, di cui si risale il verticale spigolo fino al terrazzo superiore. Da qui inizia una lunga serie di brevi salti alternati a tratti di rocce, ininterrottamente attrezzati, fino a giungere alla base di un più evidente torrione dove incontriamo la prima via di fuga, cioè un sentiero in discesa sulla sinistra. Lo si aggira sulla destra per poi risalirne i brevi canalini, che portano in cresta ed ecco apparire il ponte tibetano. Scendendo nella forcella sottostante si incontra un secondo bivio: 1) a destra per erbe e detriti si raggiunge il versante opposto della gola attraversata dal ponte, 2) a sinistra dopo un esposta crestina si raggiunge il ponte. Attraversati i 94 pioli lungo i suoi 40 metri di lunghezza del ponte, che si trova sospeso su una gola profonda 50 metri, si giunge ora alla parte più impegnativa di tutta la via ferrata. Dopo una breve salita si attraversa a sinistra su pioli la parete molto esposta, per poi risalirne l’aereo spigolo fino al terrazzo sovrastante. Superati alcuni salti via via meno esposti si giunge in prossimità di un pianoro, dove su di un’ampia parete si può ammirare il dipinto dell’artista Mario Nebiolo (da qui prende il nome la ferrata) per poi incrociare il terzo ed ultimo bivio: in ripida discesa sulla sinistra si trova la seconda via di fuga, in verticale sulla destra le ultime facili paretine che portano in cresta fino all’ultimo palo della via attrezzata, posizionato sul punto più elevato della Costa Dei Balzi Rossi. Seguendo per gli ultimi metri i moltissimi segni rossi, si giunge in vetta al Bric dell’Agnellino, da dove si pur ammirare un fantastico panorama a 360° dal Mar Ligure fino al Monviso. Il ritorno avverrà non per la strada dell’andata, ma lungo l’anello che riporta ad Isallo in ulteriori due ore di cammino ed è puro escursionismo.