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Sant’Apollinare – Sant’Uberto – Monte Cornua


L’intero itinerario, che potrebbe partire addirittura dal livello del mare, è un percorso di crinale lungo e vario, che collega Sori al frequentato valico del Monte Cornua. Dopo una ripida salita iniziale, che termina presso la cappelletta di Sant’Uberto, si segue l’ondulato crinale tra il vallone di Sori e il vallone di Recco, tra boschi, radure panoramiche e ruderi di antichi cascinali.

La chiesa di Sant’Apollinare è un luogo di culto cattolico situato nella frazione di Sant’Apollinare nel comune di Sori, nella città metropolitana di Genova. Secondo alcuni atti la chiesa, intitolata a sant’Apollinare e l’unica con questo nome nell’intera arcidiocesi di Genova, fu nominata per la prima volta il 23 luglio del 1195. La tradizione vuole che l’edificio fu costruito per voto di un certo Apollinare Cavassa intorno al XIII secolo e potrebbero risalire a questo periodo la ricostruzione e l’ampliamento della struttura.

La cappelletta di Sant’Uberto si trova sullo spartiacque tra il vallone di Sori e il valloncello di Mulinetti, in una super posizione panoramica sul mare e sul Monte di Portofino. Davanti alla cappelletta si trova una statua del Redentore posta su un altissimo piedistallo, eretta nel 1966 a sostituire una precedente statua distrutta da un fulmine.


Difficoltà E
Dislivello (m) 420 m
Quota partenza 261 m
Quota vetta 688 m
Tempo A/R (ore)3.5 – 4
Sviluppo A/R (km) 15 km
Segnaviasegnavia FIE due righe rosse, dopo Sant’Uberto il sentiero panoramico ha tre pallini rossi, X rossa

Il punto di partenza di questo itinerario è il piccolo parcheggio posto dietro alla chiesa di Sant’Apollinare da cui si prosegue dritti lungo la stradina che diventa subito sterrata seguendo il segnavia FIE con due barre rosse. Ad un bivio si va a destra, poi, subito prima di un cancello, si piega a sinistra lungo un sentiero fiancheggiato da un muro che sale nel bosco di lecci. Poco più avanti i segnavia portano ancora a sinistra, lungo ripide tracce nel bosco; quando la pendenza si addolcisce, si è nei pressi della cima poco marcata del Poggio Montone e, proseguendo in lieve salita sul dorso di un costone tra boschetti e radure, si raggiunge la cappelletta di Sant’Uberto in meno di 40 minuti. Il sentiero segnalato taglia in lieve salita lungo il costolone, poi raggiunge un panoramicissimo ripiano erboso. Si lascia a destra il sentiero segnalato con un cerchio rosso sbarrato (che scende a Recco) e si prosegue verso nord; in breve si giunge ad un altro bivio: proseguendo lungo lo spartiacque con segnavia tre pallini rossi, si può scavalcare la panoramica vetta del Monte Castelletto, sormontata da una croce in legno, e ricongiungersi al percorso principale presso la sella successiva. Altrimenti si prende il sentiero segnalato con le due linee rosse che piega a sinistra, contornando ad occidente il Monte Castelletto. Si taglia in piano nella boscaglia, poi si guadagna lo spartiacque tra i valloni di Sori e Recco presso un’ampia sella erbosa dove si trova un altro rudere e qui ci si ricongiunge con la variante di cresta proveniente dal Monte Castelletto. Spesso il tracciato della vecchia mulattiera è invaso da rovi e arbusti, e il nuovo sentiero segnalato lo costeggia; si superano altri ruderi, poi si tocca il crinale in corrispondenza di una sella erbosa e si ritorna sul versante ovest per aggirare il Monte Cassinea. Si supera un’altra sella, poi, con una salita ripida, si scavalca il costolone e si scende brevemente sul versante opposto. Ritornati sul lato occidentale, si incontrano in rapida successione il segnavia X rossa proveniente anch’esso da Sori e il sentiero che sale da Testana. Con un ultimo traverso si raggiunge la strada asfaltata che collega il Colle Caprile al Monte Fasce nei pressi della Cappelletta degli Alpini. La cappelletta, posta su un dosso, è raggiungibile con una breve deviazione. Se invece che raggiungere la rotabile si segue il crinale verso est, si può raggiungere in circa dieci minuti la cima del Monte Cornua.