
Anello Rocca d’Aveto – Monte Bue – Lago Nero
Il monte Bue è una vetta dell’Appennino ligure, facente parte del gruppo del monte Maggiorasca, situata sullo spartiacque tra la val d’Aveto, la val Ceno e la val Nure, al confine tra la città metropolitana di Genova e le province di Parma e Piacenza, tra i comuni di Santo Stefano d’Aveto, Bedonia e Ferriere. Si tratta della seconda cima più alta dell’Appennino ligure, dopo il vicino monte Maggiorasca e della cima più alta della provincia di Piacenza.
Difficoltà | E |
Dislivello (m) | 700 |
Quota partenza | 1262 |
Quota vetta | 1785 |
Tempo A/R (ore) | 7 |
Sviluppo A/R (km) | 12 |
Segnavia |
Da Rocca d’Aveto, poco sopra il centro di Santo Stefano d’Aveto, si inizia a seguire il sentiero che sale verso Prato della Cipolla, dove è presente il nuovo rifugio inaugurato nel gennaio 2009. Da qui si segue il sentiero (ex pista da sci) che risale dietro al rifugio e porta alle spalle del Monte Bue (1.777 m). Si incrocia il sentiero che scende al rifugio Sacchi, che lo si tralascia proseguendo e tenendo il monte Bue sulla destra rispetto alla direzione di marcia. Qui si scende per un breve e ripido sentiero per arrivare al Prato della Madonna, raggiungendo il cartello segnavia che indica anche la direzione verso il lago Nero da dove partono due sentieri: uno riporta verso il monte Bue ed il percorso effettuato all’andata, un altro verso il prato della Cipolla; seguendo quest’ultimo, si risale brevemente per arrivare in poco meno di un’ora ad un incrocio dove si può tornare al prato (e rifugio Cipolla), oppure proseguire verso il rif. Astass ed al successivo monte Groppo Rosso, dal quale si ha una panoramica vista su Santo Stefano d’Aveto e sui monti Maggiorasca ma anche i più distanti Penna ed Aiona. Dopo la visita al Groppo Rosso si torna al rif. Astass per seguire il sentiero che riporta alla partenza di Rocca d’Aveto.