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Ferrata Deanna Orlandini al Reopasso


La ferrata Deanna Orlandini è una via ferrata che da Crocefieschi, in valle Scrivia, porta alle Rocche del Reopasso. Questa escursione mostra il lato più severo e appartato del Parco Regionale dell’Antola, particolarmente interessante per la protezione dell’avifauna rupestre e per l’insolita convivenza della flora rupestre montana (sassifraga alpina e l’arabetta delle Alpi) con una di tipo mediterraneo (il timo). Qui è stata accertata per la prima volta in Liguria la nidificazione del Picchio rosso minore.

Di seguito, una traccia del percorso ma per indicazioni più approfondite, rimando al sito ferrate365 dove trovi l’itinerario a questo link.


DifficoltàEEA
Dislivello (m)350
Quota partenza741 
Quota vetta960
Tempo A/R (ore)4
Sviluppo A/R (km)7
Segnaviasegnavia quadrato giallo vuoto
(F.I.E.), 3 pallini gialli

Il punto di partenza è la località di Crocefieschi dove si può lasciare l’auto nel parcheggio lungo la strada principale e inoltrarsi a piedi lungo le vie del paese. Si raggiunge quindi in salita la cappella della Madonna della Guardia e si prosegue sul sentiero contrassegnato dal segnavia quadrato giallo vuoto (F.I.E.) che porta verso le Rocche del Reopasso. Giunti presso gli affioramenti rocciosi, in prossimità del colletto tra il Monte Castello e la struttura detta Anchise (conosciuta anche come Grillo o Lumaca del Reopasso), si lascia la traccia principale salendo a destra (indicazioni per la ferrata) fino a raggiungere il punto di attacco. Primo tratto: la ferrata attacca seguendo una una profonda fenditura, dove si comincia a prendere confidenza con le singolari caratteristiche del conglomerato, fino a sbucare sulla cresta dell’Anchise. Qui un comodo sentiero sulla destra offre una via di fuga per chi non volesse proseguire oltre lungo la ferrata.
Raggiunto il punto sommitale della struttura si scende, sempre lungo la cresta, prima su terreno ancora ripido, protetto da un cavo, poi per tracce di sentiero (bolli arancio di segnalazione della direzione) che portano fino al colle fra tra Anchise e Biurca nei pressi di una piccola area pic nic attrezzata con tavolo panche in legno.
Secondo tratto: si affronta ora l’imponente parete della Biurca procedendo da prima su sfasciumi e tracce (sempre seguendo i bolli arancio) arrivando a prendere il cavo che consente di vincere un primo salto, raggiungendo una spalla erbosa. Proseguendo sul fil di cresta si arriva a una cengia che contorna, sulla destra, la base della parete verticale. Qui è possibile seguire la cengia attrezzata in leggera discesa e raggiungere il canale da dove, per tracce di sentiero e gradoni rocciosi, si arriva al bivacco. In alternativa si può affrontare direttamente il difficile percorso che sale la parete verticale (con tratti anche strapiombanti), per poi traversare a sinistra fino a raggiungere lo spigolo S-SE e la cima sud della Biurca. Dalla cima si scende all’intaglio dove è posto il bivacco e da lì si sale sulla cima nord della Biurca, per continuare, seguendo le segnalazioni, sul sentiero che porta verso la Carrega do Diao.

Terzo tratto: seguendo le indicazioni sulla destra e traversa per 150 m circa lungo un sistema di cenge attrezzate fino in prossimità di un colletto. Anche in questo punto si possono scegliere due direzioni. La base del bel pilastro verticale della Carrega si può, infatti, raggiungere sia seguendo il cavo fino al colletto, sia attraversando lo spettacolare ponte su cavo di acciaio di 15 metri che dà accesso alla base del pilastro.
Quarto tratto: Si affronta il pilastro a tratti strapiombante fino a raggiungere la spalla meridionale della struttura da dove, dopo un breve tratto in piano, si sale l’ultimo risalto che conduce alla vetta della Carrega do Diao.

Discesa: Dalla vetta, seguendo il segnavia F.I.E., si scende in un diedro canale attrezzato con cavo e, per un tratto di roccette, si ritorna sulla spalla sud. Il sentiero segue una cengia alberata si scende fino alla sella. Qui si segue la traccia ripida di sinistra, costeggiando il versante occidentale della Carrega e, superando altri tratti attrezzati, prosegue sul panoramico crinale che porta alla Biurca settentrionale. Qui si scende lungo la ripida via normale del versante ovest. Giunti ai piedi della cresta si piega a sinistra e costeggiando la parete si giunge al colletto fra l’Anchise e la Biurca, riprendendo il comodo sentiero per Crocefieschi.