
Molassana – Terre rosse – Croce di San Siro – Colle di Creto
Si tratta di un interessante itinerario intorno alla valle del Torrente Geirato che rimane a due passi dalla città, pur attraversando ambienti selvaggi e suggestivi tra cui le Terre Rosse di Molassana. Il percorso è indicato dall’apposita segnaletica CAI anche se non sempre evidente o ben posizionata.
Difficoltà | E |
Dislivello (m) | 550 |
Quota partenza | 57 |
Quota vetta | 603 |
Tempo A/R (ore) | 4 |
Sviluppo A/R (km) | 15 |
Segnavia | AQ2, Quadrato rosso vuoto |
Il punto di partenza è nei pressi del capolinea del bus a Molassana; da qui si procede in direzione nord, costeggiando il Torrente Geirato sul lato sinistro idrografico. Si continua su strada asfaltata, incontrando i primi segnavia bianco-rossi del percorso AQ2; poi, passati sotto all’imponente Ponte Sifone dell’acquedotto storico, si abbandona la strada principale per prendere a destra salita Costa Fredda e si continua dritti finchè si incrocia via San Felice. Si attraversa la strada e, seguendo un cartello che indica l’acquedotto storico, si imbocca una stradina che in breve si innesta sul percorso dell’acquedotto lungo via alle Brughe, giungendo in breve ad un crocevia, dove si interseca il segnavia quadrato rosso vuoto. Si prosegue dritti in via Roccatagliata: il percorso costeggia alcuni campi sportivi e il cimitero finchè si supera un rudere e si scendono alcuni gradini dove si incontra una mulattiera proveniente da Struppa. Si sale a sinistra per pochi metri e si giunge ad un bivio; si abbandona il percorso dell’acquedotto e si sale a sinistra, giungendo ad uno spiazzo con fontanella e lavatoi. Si gira a destra, ma subito si svolta a sinistra (segnavia sbiadito) lungo una mulattiera inerbita che sale rapidamente nella vegetazione. Sbucati in un piazzale sterrato, si imbocca a sinistra uno stradello che in breve guida ad un gruppetto di case (Ca’ di Ria). Si passa in mezzo alle case, poi si imbocca a sinistra un sentiero che effettua due svolte e diventa mulattiera acciottolata. Salendo in diagonale nella boscaglia, si sorpassa un’area picnic e si giunge ad una sella (località Vecchia Osteria).
Qui, accanto ad un rudere, si trova un importante crocevia: a sinistra una breve deviazione, ugualmente segnalata come AQ2, porta in breve alle Terre Rosse, curiosi fenomeni calanchivi scavati in una formazione di argilliti varicolori (“Argilliti di Montoggio“), che variano dal rosso vinaccia al verde acqua. Il sentiero prosegue ancora e diventa un po’ più impervio, salendo in cinque minuti all’altura dove si trovano i ruderi del Castelluzzo. La mulattiera che prosegue dritta, scendendo sul versante opposto, guida alle case di Costa, dove si incontrano il segnavia “quadrato rosso vuoto” e la strada asfaltata che collega Molassana a Cartagenova. Si va a destra lungo una bella mulattiera risistemata, che si innalza con qualche tornante lungo un ripido versante boscoso. Doppiato un contrafforte poco marcato, si continua in ripida ascesa tra bosco misto e piccole radure, fino a sbucare sulla spalla erbosa pianeggiante che segna l’inizio della Costa Maltempo. Seguendo ora un sentiero poco marcato lungo il filo dell’ampio contrafforte, si sale tra erba, rocce e arbusti fino alla Croce di San Siro, posta su un panoramico spallone pianeggiante una quarantina di metri sotto alla vetta vera e propria del Monte Croce di San Siro, la grande croce metallica è stata eretta nel 1984 dove accanto si trova l’antica Cappella di San Siro. Seguendo un breve sentiero che scende verso sinistra, ci si congiunge con una strada sterrata, che sale in diagonale aggirando la sommità del Monte Croce di San Siro. Si passa accanto ad un ovile quindi, riportandosi in cresta si raggiunge la strada provinciale per Creto. Il sentiero segnalato trascura la rotabile per risalire l’ultimo panoramico tratto della Costa Maltempo; si scavalca un bel dosso erboso allungato, quindi si scende in breve ad un ripiano dove si ritrova il segnavia “quadrato rosso vuoto”. Poco più avanti ci si congiunge a via Villini di Creto che, se seguita a destra, porta in breve al Colle di Creto. Da qui si può prendere una deviazione che riporta in Via San Felice a Molassana nel giro di un’ora abbondante, attraversando un fiorente e verdeggiante bosco, anche se distinto da una discarica abusiva di auto.