
Laghetti Nervi – Ortiggia – Monte Moro – Nervi
Il Monte Moro è una montagna dell’Appennino Ligure che fa parte del parco urbano di Monte Fasce e Monte Moro e sorge alle spalle dei quartieri del levante di Genova di Quarto dei Mille, Quinto al Mare e Nervi. Questo percorso ad anello permette di visitare i laghetti di Nervi e raggiungere la sella del Monte Moro per poi tornare a Nervi.
Difficoltà | E |
Dislivello (m) | 760 |
Quota partenza | 614 |
Quota vetta | 16 |
Tempo A/R (ore) | 4,5 |
Sviluppo A/R (km) | 13 |
Segnavia | pallino giallo, pallino rosso fino Monte Moro poi T rossa, 2 pallini rossi |
Il punto di partenza di questo itinerario è Via del Commercio dove si procede seguendo il comodo marciapiede fino al cimitero, dove si continua a destra su asfalto fino ad gruppo di case che precedono una centrale elettrica. Bisogna svoltare a sinistra rasentando dei lavatoi e sbucando in breve su asfalto in Via Superiore Torrente Nervi, dove si svolta a sinistra e la si discende tornando così in Via del Commercio. La stradina rasenta inizialmente alcune casette per poi costeggiare un boschetto sovrastando di qualche decina di metri il rio, quindi, in moderata salita, conduce ad un doppio ponte che funge da bivio. Qui per andare a vedere i laghetti bisogna procedere dritti ancora su stradina asfaltata che conduce in breve al piccolo borgo di Molinetti, al termine del quale finisce la stradina e si può ammirare il primo bel laghetto, dove ad un albero è stata legata una corda per tuffarcisi. Seguendo sempre i pallini gialli e rossi si guada il rio e si procede sul greto del torrente sulla sponda sinistra passando poi sotto ad un ponticello. In breve il sentiero prende a salire leggermente conducendo ad un bivio di tracce, dove si trascura a sinistra quello contrassegnato da pallino giallo chiuso da sbarra metallica e si procede a destra senza più segnavia. Sovrastando alcuni laghi, tra i quali uno a forma di cuore, si perviene in breve ad una chiusa di cemento che permette di guadare il rio: una traccia continua evidente all’interno del boschetto rasentando il rio sulla destra e scorgendo alcuni bei laghetti. Usciti dal boschetto si guada nuovamente il rio e lo si rasenta sulla sponda sinistra andando poi a raggiungere un’ulteriore chiusa che forma un grazioso laghetto. Restando sempre sulla sinistra del rio si procede su facili roccette e si supera un tratto leggermente più complesso utilizzando un tubo metallico al quale ci si può attaccare, rasentando così una cascatella. Ritornati a ritroso fino al doppio ponte, si svolta a destra e lo si attraversa seguendo sempre i segnavia. Terminato il ponte si svolta a sinistra rasentando dei muri a secco e, persa un pò di quota fino al letto del torrente lo si costeggia per qualche decina di metri per poi abbandonarne definitivamente il corso svoltando a destra su rampa terrosa. Il sentiero si addentra in un boschetto in ripida salita sovrastando sulla destra di qualche decina di metri il Torrente Orsiggia che forma anch’esso dei graziosi laghetti con cascate. Seguendo sempre i segnavia si giunge ad un guado in pietra che permette di attraversare il torrente uscendo dalla boscaglia. Il sentiero sale piuttosto ripido su fondo erboso puntando ad un gruppo di cipressi e pini marittimi, che si raggiungono dopo aver effettuato anche un tornantino. Qui, in corrispondenza di un’abitazione di Loc. Fasciuoli, bisogna compiere una brusca svolta a destra, seguendo ora i segnavia pallini rossi, andando ad effettuare un lungo traverso in falsopiano che conduce a guadare il Torrente Orsiggia per poi risalire sull’altro versante su traccia non sempre evidentissima.
In breve si sbuca su cresta, della quale bisogna ora seguirne più o meno fedelmente il filo, che si presenta ripida, in parte rocciosa e su fondo a tratti tortuoso ma comunque semplice. Giunti alla base di un tratto maggiormente roccioso che sembra sbarrare la strada lo si aggira sulla destra per poi ritornare velocemente sul filo della ripida cresta seguendo sempre fedelmente i pallini. Trascurato poi un bivio non segnato sulla sinistra si procede ancora dritti sulla cresta per poi abbandonarla in corrispondenza di un rudere: rasentando ora sulla destra il rudere si attraversa un tratto in falsopiano fra bassi arbusti e rovi. Quindi ci si addentra in un boschetto confuso dove bisogna stare attenti a non perdere il sentiero a causa della notevole infrascatura e, una volta usciti dal bosco, si procede paralleli al Torrente Orsiggia fino al punto in cui lo si guada. Si giunge nel giro di venti minuti ad un punto molto panoramico sull’intero golfo Ligure: si è quindi arrivati nei pressi di Ortiggia da cui si prosegue in direzione Cresta del Monte Moro in ancora una mezz’ora su facile sentiero (anche se pieno di arbusti), dove si segue la T rossa fino a a raggiungere la strada asfaltata. Qui si segue la strada asfaltata verso Sud fin dove termina in corrispondenza dei resti delle casermette in vetta al Monte Moro mt. 406. Sull’estrema sinistra delle costruzioni, in una piccola breccia, diparte una traccetta che con qualche zigzag va ad intercettare l’evidente sentiero T rossa che seguiamo ora piegando a destra in discesa. Il sentiero conduce a raggiungere un casottino con antenna, dove lo si abbandona definitivamente, per piegare a sinistra su traccetta. In breve si rasenta un bunker, quindi il sentierino scende verso sinistra nei pressi di altri bunker arrivando poi nelle vicinanze di alcune antenne senza raggiungerle e svoltando invece a sinistra sbucando su sterrata. Piegando a destra per pochi metri si scende poi con scalette di cemento fino ad un’altra sottostante sterrata un po`sconnessa che bisogna seguire. Questa compie un tornante verso sinistra incontrando subito un bivio, dove si trascura la sterrata che continua verso sinistra per seguire invece il sentierino a destra contrassegnato con due pallini rossi. Il sentiero scende lungamente piuttosto ripido e tortuoso fino alle prime case di Nervi dove sbuca su creuza che seguiamo ora in discesa a sinistra. Questa, Salita del Montetto, discende piuttosto ripida e gradinata fino ad una scalinata che permette di raggiungere la rotatoria di Nervi. Svoltando ora a sinistra in Via Bartolomeo Pagano la si percorre giungendo in breve in Via del Commercio concludendo così l’anello.