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Passo del Bocco – Monte Zatta


Il monte Zatta è un massiccio dell’Appennino Ligure che raggiunge i 1.404 m e costituisce un tratto dello spartiacque Appenninico tra la valle Sturla, la valle del Taro, la Valle Graveglia e la val di Vara. La sommità del massiccio del monte Zatta è costituita da una lunga cresta ondulata, percorsa da un bel crinale, con ai margini il monte Zatta di Ponente (1.355 m) e il monte Prato Pinello (1.390 m). In mezzo a queste due vette, si eleva la cima principale, il monte Zatta di Levante (1.404 m); inoltre, il versante Sud è piuttosto ripido e pietroso, mentre quello Nord (verso il passo del Bocco) ha una pendenza più dolce ed è ricoperto da una meravigliosa faggeta.

Difficoltà E
Dislivello (m) 500
Quota partenza 952
Quota vetta 1393
Tempo A/R (ore) 4,5
Sviluppo A/R (km) 12
Segnavia A10, AVML

Il punto di partenza è il parcheggio poco oltre il passo del Bocco, di fronte ad un vecchio edificio abbandonato da cui parte (a destra) la stradina sterrata con il segnavia dell’Alta Via. Si prosegue sulla sterrata, ignorando a destra un primo bivio (dove continua l’Alta Via) e giungiamo ad un nuovo incrocio: si prosegue dritti. Ci si ritrova quindi lungo il Sentiero Natura e il segnavia A10, da seguire per tutto l’anello. Si sale nella faggeta ignorando il bivio per Faggio 40, e si prosegue per Prato Pinello fino alla Fonte Prato Pinello, unica sorgente lungo il percorso. Ancora pochi minuti di salita e sbuchiamo finalmente sul crinale, dove ci ricongiungiamo all’Alta Via, dove si apre un bel panorama dalle Apuane al Monte di Portofino. Con una breve deviazione a sinistra raggiungiamo la cima più orientale del crinale, il Monte Prato Pinello e saliamo il vicino Monte Zatta di Levante; infine, con un saliscendi nel bosco raggiungiamo quindi la cima più occidentale dello Zatta, il Monte Zatta di Ponente. Per tornare proseguiamo lungo l’Alta Via, che coincide in questo tratto con il sentiero A10, e poi dopo una breve deviazione al Faggio 40, si prosegue la discesa superando l’area picnic di Poggio Buenos Aires e di nuovo l’Alta Via, che ora diventa un sentiero sempre più ampio, fino a confluire nella stradina percorsa all’andata.