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Finale Ligure Outdoor Region: non puoi non conoscerla!

Liguria: sole, mare, vento, focaccia e pesto.

Sì, manca qualcosa. Riproviamo.

Liguria: sole, mare, vento, focaccia, pesto e monti. Ora ci siamo!

Se poi proviamo ad entrare più nello specifico, allora scopriamo che c’è un’area nel Ponente, in provincia di Savona, che davvero non può non essere conosciuta da tutti coloro che adorano l’outdoor. Si tratta di una zona non troppo distante dal mare, ma che si estende per un territorio molto vasto fino all’entroterra, abbracciando moltissimi comuni.

Un ambiente verde, aspro, scosceso, slanciato, variegato e che ogni anno ospita decine di migliaia di sportivi da tutto il mondo, per cimentarsi nelle più disparate discipline.

Sì, perchè non si tratta solo di trekking ma parliamo anche di appassionati di MTB, e-bike, climbers ed alpinisti!

Alzi la mano chi fra di voi, outdoor lovers, non abbia desiderato scalare una falesia vertiginosa, con lo sguardo perso verso l’orizzonte sul mare e con il rumore scrosciante delle onde sullo sfondo?

In questa zona ci sono panorami di ogni tipo, dai sentieri più semplici, ad itinerari lunghi e complessi, grotte paleolitiche, antiche vie storiche di epoca romana, fino a ferrate con ponti tibetani super adrenalinici!

Ed allora cerchiamo di conoscerla meglio questa area! Signori e signori, benvenuti nella regione outdoor di Finale Ligure!

Siete pronti a lasciarvi coinvolgere dalle bellezze che tolgono il fiato? Cominciamo: vi porto a conoscere alcuni dei luoghi più significativi!

Ferrata degli Artisti

Si tratta di un percorso attrezzato di medio-alta difficoltà, che si sviluppa sulla parete rocciosa dei Balzi Rossi, una struttura orografica affacciata sulla val Maremola e caratterizzata da una roccia di colore rossastro che dà il nome alla parete.

E’ una via ferrata da non sottovalutare per la sua lunghezza e per la vertiginosità, da frequentare con attenzioni se non si soffre di vertigini. Superata la metà, presenta anche un ponte tibetano di rara bellezza e maestosità, da affrontare con prudenza ma in tutta sicurezza.

Sconsigliata nei mesi caldi estivi ma super gettonata in primavera e non solo! Piccolo consiglio: portare sempre sali minerali e frutta secca per integrare in qualche pausa!

Vista pazzesca da togliere il fiato e ritorno a piedi piuttosto lungo, ma di puro stile mediterraneo.

Verezzi e la falesia Centocorde

Verezzi è un mix di cose. Passeggiate su sentieri naturalisticistorici botanici attrezzati, segnalati e sempre mantenuti in ordine ma anche la possibilità di arrampicata sulle pareti della Cava di Rio FineRocce dell’Orera e del Monte Caprazoppa.

Qui è dove ho affrontato la mia prima esperienza di climbing, mettendomi subito alla prova il primo giorno con 5B e 5C, per poi ospitare anche gradi decisamente più impegnativi.

La visuale sul golfo è davvero unica, soprattutto se la percorrete durante le ore del tramonto. La vista si perde a est verso la vicina Savona, poi Genova ed il resto del Levante oppure ad ovest nella direzione di Loano e di tutto il ponente Ligure, con il monte Carmo e tutti gli altri rilievi appenninici a proteggere ed abbracciare la costa.

Particolarità di Verezzi è poi l’insieme di piccoli paesini, lungo cui i caruggi e le crêuze collegano le borgate ed aprono a ogni passo suggestivi scorci di stretti passaggi, portoni antichi, lavatoi, edicole votive, angoli ricchi di storia.

Finalborgo – Pilastro Frate Maggiore – Grotta Edera – Perti

Uno degli scenari più belli ed emozionanti nella regione del Finalese, all’interno della zona di Perti Alto, partendo da Finalborgo ed attraversando la storia attraverso la strada delle chiese. Itinerario che si può percorrere con calma partendo direttamente dal borgo medioevale i direzione entroterra, oppure può essere velocizzato in parte con i mezzi per chi vuole più che altro cimentarsi in arrampicate straordinarie, come all’interno dell’iconica Grotta dell’Edera.

Bellezze storiche, architettoniche ma anche di fatto impatto outdoor: dalla Chiesa di Nostra Signora di Loreto o dei cinque campanili, a Castel Gavone, dal Forte di San Giovanni a Perti Alto fino ad arrivare alla grotta dell’Edera ed anche il Pilastro del Frate Maggiore, un luogo in cui troviamo molti antri e climbers.

Val Ponci – Arma delle Manie – Rocca degli Uccelli

La Val Ponci si insinua fra la massiccia dorsale Rocca di Corno – Rocca degli Uccelli e l’Altipiano della Mànie, ed è una valle ricca di reperti fossili. È percorsa da una antica via romana (la cosiddetta Via Iulia Augusta) che, partendo da Piacenza, attraverso Acqui Terme ed il Colle di Cadibona, raggiungeva Vado Ligure . Qui, per evitare la zona franosa di Capo Noli, tagliava nell’interno per la Colla di Magnòne e scendeva per la Val Ponci Finale Ligure, collegando la Pianura Padana con la Liguria e le Gallie

Lungo il tracciato di questa antica strada si trovano cinque ponti di epoca romana con un altissimo interesse storico-culturale valletta.

Per tutti gli appassionati climbers invece la Rocca degli Uccelli non può passare inosservata: una parete vertiginosa, dai tratti adrenalinici che denota una certa severità, anche per la sua esposizione poco solare.

Percorso del Pellegrino – Grotta dei Falsari

Ogni Ligure che ami l’outdoor non può non conoscere questo simbolo del Ponente davvero strepitoso.

La Grotta dei Falsari è una cavità naturale che sovrasta la distesa blu del mare: è una importante testimonianza dei vari passaggi geologici del nostro territorio, dove la roccia è stata infatti scavata dall’azione dell’acqua.

E’ anche un luogo leggendario perchè si dice che, nella Grotta dei Falsari, trovassero riparo i briganti, a cui deve il suo nome.

Molto frequentata, anche da famiglie e bambini, ha anche la particolarità di offrire scorci davvero da togliere il fiato, per climbers che vogliono calarsi nel vuoto e scattare foto impareggiabili.

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