Puoi vedere le otto membra come una guida passo passo verso la felicità.
Inizia con yama e niyama, il nostro codice di condotta; dopo vengono le asana e solo verso la fine troverai la meditazione ed il motivo è semplice: non puoi semplicemente sederti e meditare se non sei in salute.
Alcune persone non sono nemmeno in grado di sedersi con la schiena dritta, dopo anni passati sul divano a guardare la televisione o seduti ingobbiti davanti a computer, notebook e tablet.
Essere ammalati rappresenta un problema: anche un piccolo raffreddore può disturbare la mente. Innanzitutto, dobbiamo essere sani, prima di addentrarci ulteriormente sello yoga: è per questo che gli asana sono la fase numero tre.
Gli effetti dello yoga sul corpo (compresi quelli del pranayama) sono sorprendenti. Gli yogi lo sapevano per esperienza mentre in Occidente abbiamo sempre bisogno di una prova concreta, prima di ammettere che qualcosa funziona. Sullo yoga vengono fatte sempre più ricerche scientifiche e sempre più spesso vengono confermate le scoperte degli antichi yogi.
Per comprendere gli effetti dello yoga, è bene dare prima un al corpo umano: il nostro corpo è costituito da undici organi, che lavorano insieme e si influenzano a vicenda, per cui sono interconnessi. Non è possibile distinguere nettamente dove finisca un sistema e ne inizi un altro ma lo yoga ha un effetto su tutti e undici i sistemi!
- La pelle è l’organo più esteso del corpo e per mantenerla sana, ci si deve esercitare. L’esercizio aumenta la circolazione dell’ossigeno e i nutrienti e rilascia tossine attraverso il sudore. La pelle diventa più luminosa e suda, soprattutto quando si fa una pratica attiva in cui si suda come il Vinyasa Flow.
- Lo scheletro è costituito da ossa e da una rete di tendini, legamenti e cartilagini che collegano le ossa. Per mantenere lo scheletro attivo, bisogna fare esercizi per sostenere il peso, mangiare cibo sufficientemente ricco di calcio, proteine e vitamina D (luce del sole).
- I muscoli fanno muovere il corpo ma anche gli organi interni come l’intestino e il cuore. Se non ti eserciti, i muscoli si indeboliscono ma se li alleni diventano più forti! Si possono allungare fino al 150% e gli asana sono un ottimo modo per mantenersi flessibili.
- Il cervello, il midollo spinale e i nervi formano il sistema nervoso: assieme controllano tutti i processi nel corpo e li modificano quando è necessario. Una delle modalità più importanti è quella di riposo ma anche quella di attacco/fuga: per ringiovanire il corpo bisogna riuscire a rilassare il corpo e lo yoga ci può aiutare.
- Il sistema endocrino è costituito da ghiandole che producono ormoni che regolano il metabolismo, la crescita e lo sviluppo, le funzioni dei tessuti, la funzione sessuale, la riproduzione, il sonno e così via. Un malfunzionamento del sistema endocrino causa gravi problemi di salute, ma lo yoga ha un effetto positivo sul sistema endocrino perchè abbassa il livello del cortisolo, l’ormone dello stress, ed aumenta i livelli di melatonina per migliorare l’immunità e la qualità del sonno.
- Il cuore pompa il sangue attraverso il corpo e regola la pressione sanguigna: le arterie trasportano il sangue attraverso tutte le parti del corpo, le vene lo riportano al cuore. Il sangue trasporta ossigeno, anidride carbonica, globuli rossi, vitamine e minerali a diverse parti del corpo e rimuove i prodotti di scarto: lo yoga migliora l’apporto di ossigeno, abbassa la frequenza cardiaca e rallenta l’invecchiamento.
- I vasi linfatici trasportano il fluido linfatico (che contiene globuli bianchi, proteine, sali, acqua, glucosio, e così via) verso le parti periferiche del corpo e da queste alle vene dell’apparato circolatorio. Il sistema linfatico si avvale dell’attività muscolare per pompare il liquido linfatico, quindi praticando gli asana, si attivano i muscoli e si aiuta il corpo a combattere le malattie.
- L’apparato digerente ha il compito di scomporre il cibo che mangiamo in nutrienti e minerali usati per ringiovanire il corpo. Lo stomaco, l’intestino, il fegato, il pancreas, tutti hanno un ruolo in questo processo: se siamo in modalità attacco/fuga, non riusciamo a digerire il cibo, ma possiamo farlo solo in modalità di riposo e lo yoga ci fa rilassare. Inoltre, lo yoga cura i disturbi della digestione, come la sindrome dell’intestino, riduce l’obesità e aiuta a dimagrire.
- Il naso filtra l’aria che entra, la scalda e riconosce gli odori: la trachea trasporta l’aria ai polmoni, la filtra e la pulisce. Nei polmoni, l’ossigeno viene assorbito dal sangue e l’anidride carbonica prodotta dal metabolismo passa dal sangue agli alveoli in modo che sia espirata. Lo yoga e il pranayama migliorano la funzione respiratoria nel suo complesso e in generale l’apporto di ossigeno.
- L’apparato urinario raccoglie ed elimina l’urina, il liquido di rifiuto secreto dai reni. I reni producono urina filtrando i rifiuti e l’acqua in eccesso dal sangue: lo yoga aiuta a mantenere sano l’apparato sano l’apparato urinario e previene l’incontinenza quando si invecchia. Per fare ciò, serve mantenere in forma i muscoli del pavimento pelvico e quando si usa mula bandha nello yoga, usiamo proprio questi muscoli.
- L’apparato riproduttivo è diverso nelle femmine e nei maschi ma in entrambi i casi lo yoga aiuta ed apporta un effetto positivo sull’obesità e sullo stress, che poi non sono altro che fattori che vanno ad incidere sulla fertilità.
Per mezzo degli asana possiamo guarire molti problemi e nella mente; non tutti ovviamente per cui è sempre bene il proprio medico se si hanno problemi fisici o mentali. Ma, come abbiamo appena visto, lo yoga ha comunque un forte effetto sul corpo se pratichiamo yoga nel modo in cui andrebbe fatto ogni giorno.
Al giorno d’oggi, la concentrazione è un grande problema: la mente salta continuamente da un argomento all’altro, a causa dei social e di tutte le altre distrazioni. Per praticare yoga in modo terapeutico, abbiamo bisogno di concentrarci sul nostro corpo. Dobbiamo diventare quello che sentiamo: la maggior parte di noi è distante dal proprio corpo e lo yoga ci aiuta a recuperare questa contatto.
Questo significa che in ogni asana dobbiamo sentire: non stiamo solo “passando il tempo” in un asana, come fanno molte persone che sono in una posizione ma non nel loro corpo. Mentre sono seduti in paschimotnasana, una flessione in avanti, si controllano lo smalto. Se non portiamo la nostra attenzione al corpo, l’asana non avrà lo stesso effetto positivo di quando siamo consapevoli di ciò che sentiamo. Desikachar diceva:
“La differenza più importante fra gli asana e altre forme di esercizio fisico è il coinvolgimento consapevole della mente nel movimento e nella posizione del corpo”
Anche se il tuo obiettivo nel praticare gli asana sarà quello di diventare più flessibile, devi essere consapevole di come si sente il tuo corpo. Quando allunghi i muscoli in un asana, questi si proteggono dagli strappi contraendosi: se rimani nell’allungamento, i muscoli lentamente si rilassano e puoi allungarli ulteriormente, ma solo sei consapevole di come ci si sente, quindi, devi mantenere l’attenzione alla pratica.
In generale, ad ogni inspirazione sentiamo il corpo e sull’espirazione rilassiamo maggiormente ed entriamo più in profondità nella posizione: gli asana diventano così una meditazione attiva.
Il tempo e la salute sono due risorse preziose che non riconosciamo e apprezziamo fino a quando non le abbiamo esaurite
Denis Waittney